domenica 27 novembre 2011

Shiva Nataraja

domenica, 30 gennaio 2005






"Signore della danza"


Shiva è una delle divinità Hindu più multiformi, portarice di aspetti contrapposti ma complementari: creatore e ditruttore, asceta e sensuale, pacifico e terribile, sposo di molteplici consorti che di volta in volta incarnano uno dei suoi aspetti, ha un simbolo fondamentale nel 'lingam', il fallo sentito e venerato come incarnazione dell'energia creativa.
Mi affascina totalmente Shiva Nataraja, il 'Signore della danza', che in una singola immagine incapsula una miriade di significati, religiosi, artistici, scientifici.
La visione religiosa: il cammino delle creature tra incarnazione nella vita reale sotto spoglie diverse, tutte partecipi del divino, e la tensione verso la liberazione attraverso i cicli di reincarnazione e rinascita.
L'arte: la danza che riproduce le vibrazioni primordiali e disegna nello spazio le trasformazioni dell'essere in movimento nel tempo.
La scienza: Shiva  regalò la danza agli esseri umani per dipanare il segreto della manifestazione e della distruzione di ciò che è, per rappresentare la lotta fra dèi e dèmoni nella realtà della vita, per far emergere dal profondo le emozioni più intense dello spirito.
Shiva è lo spirito primigenio, Paramejvara, l'impulso vitale di tutto ciò che esiste. Nataraja è la danza cosmica, l'incessante pulsare delle vibrazioni delle cose senzienti e di quelle non senzienti. Il suo ritmo frenetico assicura il ciclo perpetuo della creazione e della distruzione del mondo.
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Shiva ha quattro braccia, i capelli sparsi all'aria, e danza in un cerchio di fiamme (prabhamandala) che rappresenta l'Universo. Cinque sono le sue attività fondamentali (pañca-krtya). Nella mano destra superiore, il tamburo, col suo ritmo pulsante, evoca il suono primordiale e la creazione (Srishti), mentre il suo potere di distruzione (Samhara) è rappresentato dalla fiamma nella mano sinistra superiore, in ardhachamdra mudra, il gesto della mezza luna.
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Un riassuntino come quelli che si facevano ai tempi della scuola per non dimenticare simboli e particolari, senza pretese di esaustività e precisione. D'altra parte è difficile scegliere tra le molte interpretazioni, che tuttavia coesistono nelle diverse tradizioni.

 Il primo è un bronzo che si trova nel Metropolitan Museum a New York (http://www.metmuseum.org/works_of_art/viewOneZoom.asp?dep=6&viewmode=0&item=1987.80.1&zoomFlag=0); il secondo è una scultura del XII secolo d. C. conservata nel Museo Guimet a Paris (http://www.clas.ufl.edu/users/vasu/traditions/chapter4/shiva.htm); il terzo: ?

Fra ardore e penombra
Il fusto
Per dove sale il sapore della linfa
Dell'originale desiderio
Fino alla fustaia
Fino al fogliame
Che di profondita` abbonda
Mette fuori fiori e frutti
della stagione fiammeggiante.

Fra slancio
verso la cima
E ritorno
verso l'abisso
Ogni ramo e` brezza
Ogni fronda rugiada
Sfoggiando l'equilibrio dell'istante
Dal nome ormai fedele

Albero

immagine evento














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