domenica 27 novembre 2011

La canonizzazione

venerdì, 25 marzo 2005

La canonizzazione
di
John Donne


Per amor di Dio, trattieni la lingua, e lascia ch’io ami,   
o biasima il mio tremito, o la mia gotta,
deridi i miei cinque capelli grigi, o la mia fortuna dilapidata,
migliora le tue condizioni con la ricchezza, la tua mente con le Arti,   
scegli una carriera, tròvati un posto,   
rendi omaggio a Suo Onore o a sua Grazia,
contempla il volto del re in persona, o quello  
effigiato, prova quel che vuoi,   
purché lasci ch’io ami.
Ahimè, chi è danneggiato dal mio amore?   
Che mercantili i miei sospiri hanno affondato?
Chi dice che le mie lacrime gli hanno inondato le terre?
Quando mai i miei geli han distrutto una primavera precoce?   
Quando gli ardori che mi gonfian le vene   
Hanno aggiunto un soll nome alla lista degli appestati?
I soldati seguitano a trovar guerre, e gli avvocati
Litiganti, che muovono querele,   
sebbene ella ed io ci amiamo.
Chiamaci quel che vuoi, noi siam resi tali dall’amore;
chiama lei una mosca e me un’altra,
noi siamo anche candele e moriamo di noi
E in noi troviamo l’aquila e la tortora.
L’enigma della Fenice da noi
S’illumina: e poiché noi siamo uno,
lo siamo entrambi. Così ad una sola
neutra cosa i due sessi si accordano:
come quella moriamo e risorgiamo, noi
fatti misteriosi in questo amore.
E possiamo morirne se non viverne;
e, se inadatta per sepolcri e feretri,
questa leggenda correrà nei versi,
e se non entreremo nelle cronache,
leggiadra stanza avremo nei sonetti:
l’urna elegante si conviene a elette
ceneri quanto il tumulo maggiore.
E per quest’inno attesteranno i molti
Noi due, canonizzati per amore.
E invocheranno: voi che il reverendo
Amore fece mutuo romitorio
(e a voi fu pace amore, che ora è furia)
voi che traeste l’anima del mondo
e concentraste nelle vostre iridi
fatte così perfetti e spie
che a voi tutto riassunsero: paesi,
corti, città, - otteneteci dall’alto
di questo amore un calco!


Una poesia per celebrare l'amore oggi.




Una nota: "Sai carissima che , a proposito di questo Ttiziano, secondo alcuni studiosi autorevoli l'Amor Sacro è nudo mentre quello profano è rappresentato dall'altra figura? Il che sarebbe avvalorato dall'abito da cortigiana ..grande Tiziano!" da Marzia (alchimie.splinder.com)
di John Donne in questo blog:
L'estasi - post 23 febbraio 2005
Il sogno - post 1 marzo 2005
Il buongiorno - post 16 marzo 2005
 



Amor sacro e amor profano, secondo il nobile Tiziano Vecellio, amore luminosamente divino e manifestazione di eterna bellezza. Come non accostarvi l'amico John Donne e la sua "canonizzazione"?

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