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lunedì 14 ottobre 2013

Novalis
 
da Heinrich von Ofterdingen

"ma io agogno di vedere il fiore azzurro"



 
 


"Il giovane se ne stava inquieto nel suo giaciglio e ripensava allo straniero e ai suoi racconti. Non son già i tesori che hanno risvegliato in me un così ineffabile desiderio, si diceva; ogni cupidigia m'è aliena: ma io agogno di vedere il fiore azzurro. Esso mi sta di continuo nel cuore, e ad altro non posso pensare. Mai ancora avevo provato qualcosa di simile: è come se avessi sognato, o piuttosto se mi fossi addormentato in un altro mondo; ché in quello in cui ho vissuto fin qui chi si sarebbe preoccupato di fiori, né mai ho sentito di così portentose passioni per un fiore."
 

Novalis, Heinrich von Ofterdingen, traduzione di Tommaso Landolfi, Guanda 1980, pag. 25

venerdì 28 giugno 2013

ricordando Novalis




 
Plumbago Auricolata giugno 2013

*
 
fiori azzurri sulla nostra terrazza

 armonia di forma e colore, movimento e suono, visione e musica
 
 

martedì 13 dicembre 2011

Lithodora

domenica, 27 marzo 2011

Lithodora
il blu e il violetto
chiari

 Lithodora


per dolcetta dalla nostra terrazza
quando è fiorita
come in questa primavera
tiepida e splendente
come le primavere di un tempo

violette

mercoledì, 23 marzo 2011

Le violette di dolcetta


da una montagna lontana nel tempo

domenica 11 dicembre 2011

IRIS DI STELLE

giovedì, 18 giugno 2009


IRIS DI STELLE



IRIS

lunedì, 08 giugno 2009
 

IRIS
modulazioni viola su verde



.
« Con queste genti e con altre con esse,
vid'io Fiorenza in sì fatto riposo,
che non avea cagione onde piangesse;
con queste genti vid'io glorioso
e giusto il popol suo tanto, che il giglionon era ad asta mai posto a ritroso
né per division fatto vermiglio. »

Dante Alighieri

La Divina Commedia, Paradiso XVI , 148-154

Un fiore antico, ricco di forme e leggende, fulgente di colori in paesi lontani. Carico di storia fiorentina nel racconto di Cacciaguida che lo ricorda prima bianco e invitto, poi tramutato in rosso dalle divisioni civili. Colto dallo sguardo lucente di "dolcetta" nelle lontane Americhe.

Brevitas Vitae

domenica, 24 maggio 2009


Fiore di Cactus 

a Ritroso



fiore di cactus_foto "dolcetta"  




fiore di cactus_foto "dolcetta"




fiore di cactus_foto "dolcetta"  




fiore di cactus_foto "dolcetta"


Brevitas Vitae

Ventiquattro Ore di Sublime Bellezza

Ornithogalum dubium

domenica, 10 maggio 2009

Per la mamma


ornithogalum

Sulla sabbia dello Jonio

mercoledì, 18 giugno 2008

Sulla sabbia dello Jonio
San Pietro in Bevagna_Puglia_sabbia e piante_maggio 2008
Del nostro mare amavamo anche la sabbia incredibilmente feconda di turgide piante e di fiori sbocciati come da un miracolo della natura. Sabbia di antiche conchiglie colorate, impregnata di salso, eppur florida come fertile terra. Sabbia che colora le acque di rosa e perfino di irreale violetto.
San Pietro in Bevagna_Puglia_sabbia e piante_maggio 2008

Anthirrinum Majus

giovedì, 15 maggio 2008

Anthirrinum Majus
Abbandono e tensione

Fiori di Pietra

sabato, 19 aprile 2008

Fiori di Pietra
Firenze_Museo Opificio Pietre Dure

venerdì 9 dicembre 2011

Vaga Bellezza

martedì, 18 settembre 2007

Vaga Bellezza



42_settembre 2007_rosa 2


E' dolce in una solitudine silenziosa contemplare nell'ultimo fulgore di una rosa la natura sovrasensibile della Bellezza che si effonde con il suo carattere sublime e inconoscibile.  Che cos'è la bellezza, che cos'è che definiamo bello? Nessuno può dirlo in assoluto, ma ogni vivente dentro di sé può riconoscere la Bellezza ogni volta che l'attinge.

mercoledì 7 dicembre 2011

fiori rosa

martedì, 27 marzo 2007

Piccolissimi fiori rosa di primavera





Primo giorno di un sogno rosato, con una fata "tanto gentile e tanto onesta", mano nella dolce mano, sguardo nello sguardo splendente, anima nell'anima amorosa.

domenica 4 dicembre 2011

doni di compleanno

venerdì, 30 giugno 2006

doni di compleanno





Amo i regali carichi di significati e ricordanze. 
Ecco allora dalle Ande del Perù, attraverso l'immensità di terre e acque, gli opali azzurrolucenti che mi portano l'incredibile colore dello Jonio, il mare della mia vita. E della vita di "dolcetta" che ha visto i nostri intrecci nel mistero dei cristalli della Terra.





E da Firenze la preziosità dell'oro e dell'arte orafa fiorentina mi aiutano a comporre un nodo d'amore con la forma dell'infinito in questo giorno di compleanno. Tempus fugit. Ma invincibile è il desiderio di fissare attimi di eternità scrivendo con la luce i diafani immateriali effimeri petali di lysanthum.





lysanthum




E la "croce di Gerusalemme"? Mistero, anche per me.

sabato 3 dicembre 2011

Lilium Croceum

lunedì, 27 febbraio 2006

Lilium Croceum




Lo incontrai in un bosco del Trentino, solo, nel suo folto tempio verde penetrato a fatica dai raggi del Sole. Il sogno di un giglio rosso di montagna, il lilium bulbiferum croceum. Lo catturai senza sfiorarlo e da molti anni la sua immagine mi fa compagnia insieme al ricordo dell'emozione.


giacinti di San Valentino

martedì, 14 febbraio 2006

I miei giacinti di San Valentino



Armonia e amore sono per me i giacinti, e  primavera odorosa. 


Questi mi hanno portato in casa il loro profumo violaturchese arrivando da molto lontano.



Il profumo intensodelicato dell'amore al di là dello spazio e del tempo, le forme e i colori della bellezza semplice e sublime, la luce della  fuggevole gioia eterna.

giovedì 1 dicembre 2011

Vier Letzte Lieder

giovedì, 29 dicembre 2005
 

Vier Letzte Lieder

musica di Richard Strauss 




Frühling (H. Hesse)

In dämmrigen Grüften träumte ich lang
von deinen Baümen und blauen Lüften
von deinem Duft und Vogelsang.
Nun liegst du erschlossen in Gleiß und Zier,
von Licht übergossen wie ein Wunder vor mir.
Du kennst mich wieder, du lockst mich zart.
Es zittert durch all meine Glieder
deine selige Gegenwart.

September (H. Hesse)


Der Garten trauert
kühl sinkt in die Blumen der Regen.
Der Sommer schauert
still seinem Ende entgegen.
Golden tropft Blatt um Blatt
nieder vom hohen Akazienbaum,
Sommer lächelt erstaunt und matt
in den sterbenden Gartentraum.
Lange noch bei den Rosen
bleibt er stehen, sehnt sich nach Ruh.
Langsam tut er die großen
müdgewordenen Augen zu.

Beim Schlafengehen (H. Hesse)

Nun der Tag mich müd gemacht,
soll mein sehnliches Verlangen
freundlich die gestirnte Nacht
wie ein müdes Kind empfangen.
Hände laßt von allem Tun,
Stirn, vergiß du alles Denken,
alle meine Sinne nun
wollen sich in Schlummer senken.
Und die Seele, unbewacht,
will in freien Flügeln schweben,
um im Zauberkreis der Nacht
tief und tausendfach zu leben.

Im Abendrot
(J. von Eichendorff)


Wir sind durch Not und Freude
gegangen Hand in Hand,
vom Wandern ruhen wir
nun überm stillen Land.
Rings sich die Täler neigen,
es dunkelt schon die Luft,
zwei Lerchen nur noch steigen
nachtträumend in den Duft.
Tritt her und laß sie schwirren,
bald ist es Schlafenszeit,
daß wir uns nicht verirren
in dieser Einsamkeit.
O weiter, stiller Friede,
so tief im Abendrot.
Wie sind wir wandermüde -
ist dies etwa der Tod?


Quattro ultimi lieder

Primavera

Quante volte ho sognato in stanze senza luce
i tuoi alberi, la tua aria azzurra,
il tuo profumo, il canto degli uccelli.
Ora sei qui, davanti a me, e ti schiudi
splendida, circonfusa di luce, come un prodigio.
Mi riconosci, mi attiri teneramente.
E per tutte le membra mi trema
la tua beata presenza.

Settembre

In lutto è il giardino, fresca
la pioggia cade sui fiori.
Con un brivido l'estate
va silenziosa verso la fine.
Gocce d'oro di foglia in foglia
cadono dall'alta acacia;
sorride l'estate, stupita ed esausta,
nel sogno morente del giardino.
Presso le rose indugia ancora
a lungo, sospirando il riposo.
Poi lentamente chiude
i suoi grandi occhi stanchi.
Andando a dormire
Sono stanco del giorno; ma ora
la gentile notte stellata
accolga i miei palpiti ardenti
come un bambino stanco.
Mani, lasciate i gesti;
fronte, dimentica i pensieri;
ora vogliono i miei sensi
scivolare tutti nel sonno.
E l'anima, senza custode,
volerà su libere ali,
nel cerchio magico della notte
vivrà mille vite arcane.
Al tramonto

Attraverso la gioia e il dolore
siamo andati, mano nella mano
ora riposeremo del cammino
su questa terra silenziosa.
Il pendio della valle si addolcisce
intorno, e l'aria si fa scura
solo due allodole si alzano,
sognando la notte, tra i profumi.
Vieni vicino, e lasciale frullare;
presto sarà tempo di dormire;
altrimenti noi ci perderemmo
in questa distesa solitaria.
O pace vasta e silenziosa,
pace profonda del tramonto.
Siamo così stanchi del cammino -
è così, forse, che si muore?


Traduzione di Andrea Casalegno tratta da Lieder, a cura di Vanna Massarotti Piazza, Vallardi - Garzanti 1982.


Fiori


Iris Nebula



Rosette Nebula
...fiori di nebulae nello spazio profondo, polvere cosmica interstellare...fiori come noi. Come noi?