Visualizzazione post con etichetta Firenze. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Firenze. Mostra tutti i post

martedì 13 dicembre 2011

L' Albero della Vita

domenica, 24 aprile 2011

L' Albero della Vita



Taddeo Gaddi_Albero della Vita_1330_Santa Croce_Firenze
 

vita

domenica 11 dicembre 2011

Colori Paradisiaci

martedì, 21 aprile 2009

Beato Angelico

Colori Paradisiaci
www.europeana.eu
Museo di San Marco in Firenze
I colori della grazia innocente in questa visione angelica che è preludio di tempi luminosi in terra di Toscana. Gioia paradisiaca che si preannuncia per i buoni nel giudizio finale, giudizio tremendo per i cattivi, secondo i racconti che riempivano di spavento i miei giorni infantili. Ma la danza leggera degli spiriti beati la immaginavo proprio come la vide fra Angelico nelle sue mirabili fantasie in quel di Vicchio nel Mugello, dove facile deve essere "fingersi nel pensiero"  siffatte sublimi beatitudini.

Fiori di Pietra

sabato, 19 aprile 2008

Fiori di Pietra
Firenze_Museo Opificio Pietre Dure

sabato 10 dicembre 2011

in direzione della pura luce

martedì, 18 marzo 2008

Arno al tramonto

Firenze, l'Arno


Scalando il monte in direzione della pura luce

Piano piano si penetra nella natura non rivelata.

I raggi del tramonto illuminano in basso i flutti del fiume;

Nel cielo limpido si ergono, pure mille cime.

La Porta di Pietra custodisce la bellezza dell'ora,

Mentre dal crepuscolo gia` si alza la luna.

In ascesa, verso la capanna del Maestro Lontano,

Un sentiero e` appeso a fianco del picco solitario.

Attraverso le nuvole appare la luce della lampada;

Sotto i pini si fanno udire le pietre sonore.

Faccia a faccia, ospite e visitatore, senza parole.

Cuore palpitante conquistato a un tratto dalla pietra del Chan.


(François Cheng, Shitao 1642-1707. Il sapore del mondo)

Firenze

sabato, 23 febbraio 2008

Firenze
Viaggio d'amore e d'arte. Per San Valentino Firenze in dono. Due desideri sugli altri: leggere Dante a Santa Croce e rivedere gli Uffizi. 
Dalla terrazza degli Uffizi Firenze appariva così (quasi, molto quasi): il campanile di Giotto e la cupola del Brunelleschi, la Badìa e il Bargello, e Palazzo Vecchio ad altezza d'occhio.
In lontananza, qui, la dolcezza delle colline toscane e Fiesole attraverso una lieve luminosa foschia. E un passerotto al bar in attesa di briciole di brioche.
  
La fortuna a volte offre scorci inconsueti: Santa Maria del Fiore e il campanile di Giotto.
  

domenica 4 dicembre 2011

doni di compleanno

venerdì, 30 giugno 2006

doni di compleanno





Amo i regali carichi di significati e ricordanze. 
Ecco allora dalle Ande del Perù, attraverso l'immensità di terre e acque, gli opali azzurrolucenti che mi portano l'incredibile colore dello Jonio, il mare della mia vita. E della vita di "dolcetta" che ha visto i nostri intrecci nel mistero dei cristalli della Terra.





E da Firenze la preziosità dell'oro e dell'arte orafa fiorentina mi aiutano a comporre un nodo d'amore con la forma dell'infinito in questo giorno di compleanno. Tempus fugit. Ma invincibile è il desiderio di fissare attimi di eternità scrivendo con la luce i diafani immateriali effimeri petali di lysanthum.





lysanthum




E la "croce di Gerusalemme"? Mistero, anche per me.

San Lorenzo a Firenze

domenica, 09 aprile 2006

Volta della Sagrestia Nuova
di Michelangelo Buonarroti
in San Lorenzo a Firenze





Qualche giornata di luce ed estasi in Toscana tra il 4 e il 7 aprile. Mi è rimasta nel cuore la sublime semplicità geometrica di questa volta michelangiolesca nella Sagrestia Nuova  in cui si trovano le allegorie della Notte e del Giorno. Bellezza estrema che riempie lo spirito senza sovrastarlo. Il soffuso biancore del marmo palpitante di vita e in alto una teoria di cerchi e di forme quadrangolari monocromatiche che guidano lo sguardo verso il piccolo culmine circolare della cupola. Un luogo di pace profonda e di serena illuminazione.





Firenze - San Lorenzo - Cappelle Medicee




Fiori e vegetali, e lo splendente giglio fiorentino, coloratissimi incredibile intarsi di pietre dure. Qualcuno mi ha spiegato, con amorosa abbondanza di particolari, le differenze tra il giglio di Francia e quello di Firenze. I pistilli, innanzitutto, i gloriosi pistilli.

domenica 27 novembre 2011

Il mondo di Benozzo Gozzoli

domenica, 13 marzo 2005

Il mondo di Benozzo Gozzoli


 

"Ti porterò a Firenze, a vedere 'la Cavalcata dei Magi' di Benozzo Gozzoli a Palazzo Medici Riccardi."
Una promessa mantenuta in questi primi giorni di timida primavera. Le riproduzioni degli affreschi mi rimandavano un mondo fiabesco di bellezza perfetta, un incanto di fiori, piante, animali, esseri umani e angeli. Non sapevo che quel mondo affrescato mi avrebbe creato, all'interno di una cappella piccina, un effetto di immersione totale come in un planetarium. In sostanza credevo che avrei visto un affresco come questo, col magnifico Re giovane sul cavallo bianco.




E a seguire il Re 'maturo' e infine il Re 'vecchio'.






E, invece, no, è tutto un mondo che circonda e abbraccia chi ha la fortuna di trovarcisi. Il mondo di Benozzo è fatto di figure maestose, alberi immensi, castelli, angeli, e di particolari minimi come questo laghetto con l'anatra e altri volatili e piccole piante e ciuffi d'erba splendente.




Bellissimi, intensi, favolosi i ritratti dei tre Re.




Il Re vecchio 


 


e il Re maturo


   


e il Re giovane   



e la favolosa carovana  

 *

e gli Angeli 


  
  
e un castello lontano   



per non parlare dei pastori, degli altri cavalieri e degli animali ...


  





e...e...e...


e la presenza di due persone, amatissime, che hanno condiviso, e anche sostenuto, la mia meraviglia, uno stupore abbagliante come quello che si prova nell'infanzia.



sabato 26 novembre 2011

Tre giorni a Firenze

Il Battistero di Firenze

Ottagonale vortice d'oro.



Culmine dei tre giorni fiorentini di bellezza assoluta, incanto estasi per i nostri occhi rapiti a un tempo con le anime assorte.amanti. Ci è entrata nel cuore l'armonia degli archi, a due a due perfetti, difficili da seguire tutto intorno per quell'invincibile risucchio degli sguardi verso l'alto, verso la rarefazione delle forme fino al cielo senza forma.