Variazioni all'interno di una sfera, n.10: il Sole
di Richard Lippold

Le Variazioni Goldberg
di Johann Sebastian Bach
Un'Aria iniziale, 31 variazioni, e, a chiudere il cerchio musicale, di nuovo l'Aria da capo.
Un intreccio di vibrazioni luminose dalla sfera di Lippold e di vibrazioni sonore dal mondo di Bach, un lampo scoccato all'interno della mia mente, non so come né perché, ma con mia grande delizia.
Per Jung e la sua scuola il cerchio e la sfera sono simboli della psiche nella sua interezza e nelle sue relazioni con il mondo della natura e degli altri esseri umani. Una interpretazione che ben si regge sulla simbologia umana rintracciabile fin nei riti delle popolazioni preistoriche e primitive.
Ho visto nell'opera del contemporaneo Liddolp (morto nel 2002) una continuazione viva e vitale di archetipi operanti nello spirito umano ab initio e, forse, per saecula saeculorum, in ogni direzione spaziale e temporale, in altezza e profondità, nell'oscurità dell'inconscio e nella chiarità del conscio.
Penso ai mandala indiani e tibetani, al cerchio dello Zen e del Tao, alle ruote del sole e del dharma, alla musica delle sfere celesti e ai cerchi di Paul Klee o di Kandinski o di Delaunay...e ricordo che da bambina, intorno ai tre-quattro anni, mi piaceva disegnare ruote, con molti raggi.

Robert Delaunay, Forme circolari 1930 (da WikiPaintings)
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