lunedì 5 dicembre 2011

Il viaggiatore

giovedì, 03 agosto 2006

Il viaggiatore di Fereydun Rassouli





e di Jalal al-Din Rumi
ViaggioSe l’albero potesse muoversi, e avesse piedi ed ali
non penerebbe segato, né soffrirebbe ferite d’accetta.

E se il sole non viaggiasse con piedi ed ali ad ogni notte
come potrebbe illuminarsi il mondo all’aurora?

E se l’acqua amara non salisse dal mare nel cielo
come avrebbe vita nuova il giardino con pioggia e ruscelli?

Partì la goccia dalla patria, e tornò,
trovò la conchiglia e divenne una perla.

Non partì Giuseppe in viaggio dando l’addio al padre piangente?
E viaggiando, non ottenne fortuna e regno vittoria?

E Muhammad non partì forse in viaggio verso Medina,
e sovranità ottenne, e fu re su cento paesi?

Anche se tu non hai piedi, scegli di viaggiare in te stesso,
come miniera di rubini sii aperto all’influsso dei raggi del sole.
uomo viaggia da te stesso in te stesso,
ché da simile viaggio la terra diventa purissimo oro.

Massima espressione della mistica sufi persiana, e della poesia di tutto il mondo, Rumi (1207-1273), mio grande amore letterario incontrato a Tehran, dove molti erano i suoi cultori.

The voyager di Fereydun Rassouli in RASSOULI. Poesie mistiche, a cura di Alessandro Bausani, Milano Rizzoli, 1980)

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