sabato 26 novembre 2011

Festa della Salute a Venezia

Domenica 21 novembre 2004
 
Festa della Salute a Venezia
 
Oggi migliaia di persone hanno fatto visita all’altare maggiore della Chiesa della Salute in nome del secolare vincolo di gratitudine che lega la città alla Vergine Maria.
Nel 1630 una nuova nuova pestilenza, 54 anni dopo quella terribile del 1575-77, si era abbattuta su Venezia, decimandone la popolazione.
Nel novembre del 1631 la peste fu definitivamente debellata, ma il bilancio fu terribile: quasi 47.000 morti in città (più di un quarto della popolazione) e 95.000 nel cosiddetto Dogado, che comprendeva anche Murano, Malamocco e Chioggia.

Ma fin dal 22 ottobre 1630 il doge Nicolò Contarini aveva pronunciato il voto pubblico di erigere una chiesa intitolata alla Salute, chiedendo l’intercessione della Madonna per la salvezza del popolo veneziano.
Al concorso per la progettazione della basilica parteciparono undici architetti. Risultò vincitore il giovane Baldassarre Longhena.

Il suo progetto assolveva in pieno alle esigenze di grandiosità e magnificenza richieste dalla Serenissima: una chiesa che doveva esaltare la Vergine e nello stesso tempo la Repubblica.
La pianta rotonda (una novità assoluta) stava a simboleggiare la corona della Madonna ed esprimeva la metafora della verginità, dote che si estendeva alla città.
La prima pietra fu posata con la peste ancora in piena attività, la basilica fu consacrata nel 1687.
Dal punto di vista scenografico ed urbanistico la grande chiesa, sorta dove il Canal Grande sfocia nel Bacino di San Marco, fungeva da contraltare alle possenti cupole della basilica di San Marco, mpreziosendo ulteriormente lo scenario.
Il ponte votivo
Ogni anno, per la festività della Salute, viene costruito un ponte provvisorio su barche che attraversa il Canal Grande e collega la zona di San Moisè e S. Maria del Giglio (sestiere di San Marco) con la basilica del Longhena (Sestiere di Dorsoduro) per consentire il passaggio della processione.



leggerezza

come una farfalla che dal bozzolo s'apre a nuova vita
come un battito d'ali in una notte d'incantamento
come una scintilla

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