mercoledì 7 dicembre 2011

Tempo di dormire

domenica, 18 marzo 2007


Tempo di dormire



Vaan Gogh-Starry Night on Rhone_Arles, France: September, 1888_Musée d'Orsay


di Hermann Hesse



Andando a dormire
Ora il giorno mi ha affaticato,
il mio fervido desiderio dovrà
serenamente la notte stellata
accogliere, come un bambino stanco.
Mani, lasciate ogni attività,
fronte, dimentica tutti i pensieri;
tutti i miei sensi ora
vogliono sprofondare nel sonno.
E l'anima, non vigilata,
vuole volare su libere ali,
nel cerchio magico della notte
per vivere intensamente mille volte.

Beim Schlafengehen
Nun der Tag mich müd gemacht,
soll mein sehnliches Verlangen
freundlich die gestirnte Nacht
wie ein müdes Kind empfangen.
Hände laßt von allem Tun,
Stirn, vergiß du alles Denken,
alle meine Sinne nun
wollen sich in Schlummer senken.
Und die Seele, unbewacht,
will in freien Flügeln schweben,
um im Zauberkreis der Nacht
tief und tausendfach zu leben.
Un sereno accogliere la notte, un quieto scivolare nel sonno, un libero librarsi nell'universo, per continuare a vivere in mille altre forme. Un inarrestabile allontanamento nel lucore della notte stellata, uno struggimento estremo che  Richard Strauss trasformò in musica e canto, il terzo degli Ultimi quattro Lieder.

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