venerdì 9 dicembre 2011

Del Sublime

martedì, 11 dicembre 2007

Del Sublime [3]
ΠΕΡΙ ΥΨΟΥΣ
Saffo ed Alceo a Mitilene, Lawrence Alma-Tadema (1881)
Pseudo-Longino e la poesia di Saffo
X. 1. [...] Così Saffo; le passioni che accompagnano il delirio amoroso, essa le ricava di volta in volta dagli effetti collaterali e dall'evidenza stessa. Ma dove essa dimostra la sua bravura? Quando ha la capacità di scegliere i più elevati e i più tesi di quegli effetti, e a connetterli tra loro: 2.
Mi sembra uguale agli dei
l'uomo che ti siede dinanzi
e vicino ti ascolta
   che dolce parli
e desiderabile sorridi. Questo
fin dentro il petto sconvolge il mio cuore:
appena ti guardo, la voce
   mi vien meno;
mi si spezza la lingua, sottile
improvviso il cuore mi corre sotto la pelle;
con gli occhi non vedo più nulla,
   gli orecchi mi rombano.
Mi cola il sudore, un tremito
mi prende tutta, e son più pallida dell'erba.
Già quasi vicino a morire,
   senza respiro io sembro.
Ma tutto bisogna sopportare, perché...
3. Non provi meraviglia come in una sola volta essa vada ricercando l'anima sua, il corpo, l'udito, la lingua, gli occhi, la pelle, quasi fosse a lei estranea e dispersa in ogni parte? Che in una sequenza di opposizioni essa geli e nel contempo bruci, sragioni e recuperi il senno (infatti essa è in preda all'angoscia, e poco manca che sia morta), in modo che una sola passione traspare in lei, ma un accavallarsi di passioni? Tutti i fatti come questi capitano a chi ama; ma la scelta, come ho detto, degli elementi più incisivi e la loro riunione in un medesimo quadro ha realizzato l'eccezionale. [...] 

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