mercoledì 7 dicembre 2011

MISSISSIPPI

domenica, 15 aprile 2007
 

MISSISSIPPI





Il ponte che porta ad Anoka e' vicinissimo. Qui siamo a poche centinaia di metri da casa: come attraversare la strada e mettere la barchetta nelle acque del grande fiume. Le sorgenti non sono lontane e l'ampiezza e' ancora a misura di Po.




Si risale la corrente a motore rombante e scia spumeggiante. Siamo soli, forse perche' fa ancora freddo. Qualche pescatore qua e la' sulle sponde, qualche bambino, una coppia di "morosi". Scambio di saluti a braccia alzate e roteanti.




Dopo qualche miglio il motore viene spento: sara' la corrente a riportarci a casa, nel massimo silenzio. Fantastico! Ora si vede il mondo che si increspa nelle lievi ondulazioni del vecchio fiume, come lo chiama affettuosamente l'indigeno. Ora si sentono le voci e i suoni degli abitanti del luogo.




Uno spazio di amori primaverili, dove uccelli vari volano o si posano o si immergono, ma tutti in coppia. Questo e' il posto delle aquile calve. C'e' un loro nido molto grande e molto in alto da cui spunta la testa tutta bianca di qualcuno che sembra proprio stia covando un tesoro. Con larghi giri vola intorno l'altra aquila che si posa su un ramo vicino.




Ed e' tutto un andare, nemmeno tanto lentamente, verso casa, subito dopo il ponte che porta ad Anoka, nello scorrere dell'acqua che la luce congiunge al cielo come tutto fosse un'unica rutilante sfera armonica.

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