Diario a ritroso.
Giorni di felicità e tenerezza, pur nel grigiore freddo di un interminabile inverno, giorni profumati d'incenso e giacinti e narcisi. Risvegli scintillanti e sereni abbandoni al sonno.
Si sono chiusi questi giorni felici con i nostri quarzi citrini dai bagliori gialli e l'amata musica barocca, giorni chiusi per aprirsi ancora.
Laguna blu, scie di bianca spuma marina, chiese, palazzi e montagne rosa hanno colorato ore di estatica bellezza. E un gabbiano.
Aria azzurra e vento gelido di tardo inverno, libri vecchi scontati, alberi luccicanti e allegre risate per le calli e sui ponti di Venezia.
All'inizio basta una vetrina per cominciare a giocare e trasformare ogni cosa in un sogno surreale dove tutto si mescola e cambia e rimane uguale.
Nessun commento:
Posta un commento