venerdì 9 dicembre 2011

Le virtù nella Bhagavad Gita

venerdì, 05 ottobre 2007

Le virtù nella Bhagavad Gita


Krishna rivela la sua forma Vishvarupa ad Arjuna durante il loro discorso della Bhagavad Gita.
“Dio, la Persona Suprema, disse:
L’assenza di paura, la purificazione
dell’esistenza, lo sviluppo della conoscenza
spirituale, la carità, il controllo di sé, il
compimento di sacrifici, lo studio dei Veda,
l’austerità, la semplicità,
la non violenza, la veridicità, l’assenza di
collera, la rinuncia, la serenità, l’avversione
per la critica, la compassione verso tutti gli
esseri, l’assenza di cupidigia, la dolcezza,
la modestia, la ferma determinazione,
il vigore, il perdono, la forza morale,
la purezza, la libertà dall’invidia e
dalla sete di onori -
queste sono qualità trascendentali, proprie
degli uomini virtuosi dotati di natura divina,
o discendente di Bharata.”
.
Bhagavad Gita, 16, 1-3
*
sri-bhagavan uvaca
abhayam sattva-samsuddhir
jnana-yoga-vyavasthitih
danam damas ca yajnas ca
svadhyayas tapa arjavam
ahimsa satyam akrodhas
tyagah santir apaisunam
daya bhutesv aloluptvam
mardavam hrir acapalam

tejah ksama dhritih saucam
adroho nati-manita
bhavanti sampadam daivim
abhijatasya bharata
*
Il Sanscrito parola per parola:
.
sri-bhagavan uvaca: Dio, la Persona Suprema, disse;
abhayam: assenza di paura;
sattva-samsuddhih: purificazione dell’esistenza individuale;
jnana: conoscenza; yoga: del legame;
vyavastitih: la situazione; danam: carità;
damah: controllando la mente; ca: e;
yajnah: compimento di sacrificio; ca: e;
svadhyayah: studio della letteratura vedica;
tapah: austerità; arjavam: semplicità;
ahimsa: non violenza; satyam: veridicità;
akrodhah: libertà dalla collera;
tyagah: rinuncia; santih: tranquillità;
apaisunam: avversione per la critica;
daya: misericordia; bhutesu: verso tutti gli esseri viventi;
aloluptvan: libertà dall’avidità; mardavam: gentilezza;
hrih: modestia; acapalam: determinazione;
tejah: vigore; ksama: perdono;
dhritih: forza morale; saucam: purezza;
adrohah: libertà dall’invidia; na: non;
ati-manita: sete di onori; bhavanti: sono;
ampadam: le qualità; daivim: la natura trascendentale;
abhijatasya: di chi è nato da; bharata: o discendente di Bharata.
*
La Bhagavad Gita, il Canto del Beato, è un antichissimo sacro testo poetico dell’Induismo, 700 versi di universale bellezza e saggezza nello sconfinato Mahabharata.
Testi dal sito: Hare Krishna Italia - qui 

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