Il Sublime e l'Estasi
Philipp Otto Runge, poeta e pittore:
"Quando il cielo al di sopra di me formicola di innumerevoli stelle, quando il vento soffia nello spazio immenso, quando l'onda si frange mugghiando nella notte profonda, quando l'etere arrossisce al di sopra della foresta e il sole rischiara il mondo, dei vapori si alzano nella valle e io mi stendo sull'erba tra gocce di rugiada scintillanti, ogni foglia, ogni filo d'erba deborda di vita, la terra vive e si agita attorno a me, tutto risuona assieme in un solo accordo; allora la mia anima grida di gioia e plana nello spazio incommensurabile tutt'intorno; non esiste più alto né basso, non esiste più tempo, non esiste più inizio né fine, sento il soffio vivente di Dio che tiene in mano il mondo e in cui ogni cosa viva si muove." (una lettera del 1802)
Senso del sublime e vibrazioni d'estasi si intensificano nella vicinanza alle sacre cose della Terra e del Cielo, quando "non esiste più alto né basso, non esiste più tempo, non esiste più inizio né fine".
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