da Chiari del bosco di Maria Zambrano
"Tende, la bellezza, alla sfericità. Lo sguardo che la raccoglie vuole abbracciarla tutta nello stesso tempo, perché è una, manifestazione sensibile dell'unità,
un presupposto dell'intelligenza da cui questa, col restare presa da "questo" o da "quello" e dalla loro relazione, tanto facilmente si disgiunge...
E la mente di colui che la contempla tende ad assimilarsi ad essa, e il cuore a bersela tutta d'un fiato, come il suo calice agognato, il suo incanto. ...
Maria Zambrano, Chiari del bosco, Bruno Mondadori, 2004, pag. 58